Andare su per l’appennino Modenese e cercare le antiche vie utilizzate nei secoli passati, ho percorso la statale 12 per l’Abetone, lungo la statale, in molti tratti scorre il torrente Scoltenna, lo Scoltenna è stato per molti secoli, per i sentieri che lo fiancheggiano, l’antica via di comunicazione che dall’appennino Modenese si arrivava in Toscana e la presenza di antichi ponti che lo scavalcavano lungo il suo percorso ne è un evidente testimonianza.
Andando verso l’Abetone, percorrendo la statale 12, trova gli antichi ponti, essi sono 5 e sono:
Andando verso l’Abetone, percorrendo la statale 12, trova gli antichi ponti, essi sono 5 e sono:
il primo è il “Ponte di Olina“, costruito nel 1500 con un unica arcata ed ha un altezza considerevole, un vero gioiello dell’ingegneria.
Proseguendo per l’Abetone, a Strettara, vicino alla centrale elettrica, troviamo il “Ponte dei leoni”, detto così per le 4 statue raffiguranti dei leoni, che sembrano custodire questo ponte costruito nel XVII secolo, queste statue sono copie, gli originali sono custoditi nel museo della comunità di Montecreto.
A Riolunato troviamo il “Ponte della luna” ricostruito verso la fine del XVII secolo.
Dalla statale 12, prima di Pievepelago sulla sinistra possiamo ammirare l’antico ponte della Fola, un ponte a 2 arcate che supera il torrente
All’ultimo ponte si arriva percorrendo la nuova via, la statale 12, appena dopo Pievepelago, verso Fiumalbo, sulla sinistra, lungo la strada, c’è una piccola area dove si può parcheggiare l’auto, nella piazzola vi è un cartello che indica la presenza del ponte. Dalla piazzola ci si inoltra nel bosco scendendo per un breve e stretto sentiero, molto ripido, il ponte è immerso in una fitta vegetazione ed è necessario arrivare vicino per poterlo ammirare, il periodo migliore per andarci è sicuramente l’Autunno. Il “Ponte della Fola alto” o “Ponte del diavolo” è formato da un’unica arcata che scavalca il torrente che poggia direttamente sulla roccia con un’altezza notevole dal torrente.